
Tecnica mista, 100x200cm
La seconda tela è il tentativo di ogni uomo di "attuarsi" procedendo "dalla potenza all'azione, dalla possibilità all'attuazione". Ed è in questa tela che vediamo la suddivisione (la linea divide perfettamente a metà le due parti) tra l'uomo pensatore: rappresentato a destra da una serie di linee e di incroci molto geometrici e razionali, che cerca di capire il mondo attraverso la logica e l'intelletto; e l'uomo artista: a sinistra dove compare una figura della statuaria classica (la Venere di Milo) girata di spalle che rappresenta l'emblema della bellezza e l'immagine pura che la mano di un artista riesce a creare guidato dal suo estro. Esiste comunque un punto di contatto tra le due, rappresentato al centro della tela da una linea che penetra letteralmente nella statua.
Ed infine la perfezione, il divino che sta sopra tutto, dal quale cola una goccia che arriva fino in fondo (la nascita).. fino a noi mortali generando "l'immagine originaria che non è nè carne e sangue, è spirituale" (la nascita dell'uomo corrisponde così alla nascita dell'idea che arriva dall'alto). E' un'immagine che dimora in ognuno di noi e può svilupparsi in due modi diversi: da artista che scopre e prova i piaceri e i dolori della vita dalla quale trae ispirazione per le sue opere, tentativi di "rendere eterno ciò che è transitorio"; da pensatore, che "cerca di conoscere e rappresentare l'essenza del mondo con la logica".