FedArt: architetto/artista, diplomata al Primo Liceo Artistico di Torino e laureata in Architettura al Politecnico di Torino, coltiva la sua passione per l'arte e l'architettura ogni giorno attraverso il lavoro e la personale produzione artistica.

Alla base delle sue realizzazioni è il richiamo al classicismo tradotto con una nuova interpretazione del movimento scultoreo unito al colore, alla pittura.

All’amore per la figura umana e le forme sinuose, si unisce un taglio più razionale ed equilibrato che nasce probabilmente dal suo percorso di studi in architettura: come gli elementi strutturali di un edificio così nelle sue opere questi elementi si traducono in volumi, in pieni e vuoti, rappresentando delle vere e proprie architetture (la figura umana, rappresentata come uomo e architettura allo stesso tempo). Si fondono così geometrie, linee e curve, architettura e arte, l’una in funzione dell’altra, rendendo quasi impossibile percepire dove finisce una e inizia l’altra.

Le sue prime esperienze espositive partono nel 2011, in diverse città d'Italia: Torino, Milano, Bologna, Treviso, Roma, Venezia, Modena, Pisa, Genova..

Inoltre realizza aerografie su qualsiasi superficie e loghi e grafiche di ogni genere, in questo blog ecco alcune creazioni..

uno+uno+uno=3



Tecnica mista, 100x200cm



L'eterogeneità di noi uomini..pensatori o artisti..contro la perfezione divina: una cosa sola, inscindibile.
La suddivisione in tre tele indica le tre fasi del cammino dell'uomo: nella prima la nascita (la goccia che crea le vibrazioni nell'acqua) subito correlata alla morte (il teschio) poichè insieme alla nascita rappresenta il secondo momento sicuro che segna il destino di noi uomini fin dal nostro primo giorno.


La seconda tela è il tentativo di ogni uomo di "attuarsi" procedendo "dalla potenza all'azione, dalla possibilità all'attuazione". Ed è in questa tela che vediamo la suddivisione (la linea divide perfettamente a metà le due parti) tra l'uomo pensatore: rappresentato a destra da una serie di linee e di incroci molto geometrici e razionali, che cerca di capire il mondo attraverso la logica e l'intelletto; e l'uomo artista: a sinistra dove compare una figura della statuaria classica (la Venere di Milo) girata di spalle che rappresenta l'emblema della bellezza e l'immagine pura che la mano di un artista riesce a creare guidato dal suo estro. Esiste comunque un punto di contatto tra le due, rappresentato al centro della tela da una linea che penetra letteralmente nella statua.

Ed infine la perfezione, il divino che sta sopra tutto, dal quale cola una goccia che arriva fino in fondo (la nascita).. fino a noi mortali generando "l'immagine originaria che non è nè carne e sangue, è spirituale" (la nascita dell'uomo corrisponde così alla nascita dell'idea che arriva dall'alto). E' un'immagine che dimora in ognuno di noi e può svilupparsi in due modi diversi: da artista che scopre e prova i piaceri e i dolori della vita dalla quale trae ispirazione per le sue opere, tentativi di "rendere eterno ciò che è transitorio"; da pensatore, che "cerca di conoscere e rappresentare l'essenza del mondo con la logica".




"Noi pensatori cerchiamo di avvicinarci a Dio staccando il mondo da lui. Tu ti avvicini a lui amando e ricreando la sua creazione. Sono entrambe opere umane e inadeguate, ma l'arte è più innocente".
(Narciso e Boccadoro, Herman Hesse)