FedArt: architetto/artista, diplomata al Primo Liceo Artistico di Torino e laureata in Architettura al Politecnico di Torino, coltiva la sua passione per l'arte e l'architettura ogni giorno attraverso il lavoro e la personale produzione artistica.

Alla base delle sue realizzazioni è il richiamo al classicismo tradotto con una nuova interpretazione del movimento scultoreo unito al colore, alla pittura.

All’amore per la figura umana e le forme sinuose, si unisce un taglio più razionale ed equilibrato che nasce probabilmente dal suo percorso di studi in architettura: come gli elementi strutturali di un edificio così nelle sue opere questi elementi si traducono in volumi, in pieni e vuoti, rappresentando delle vere e proprie architetture (la figura umana, rappresentata come uomo e architettura allo stesso tempo). Si fondono così geometrie, linee e curve, architettura e arte, l’una in funzione dell’altra, rendendo quasi impossibile percepire dove finisce una e inizia l’altra.

Le sue prime esperienze espositive partono nel 2011, in diverse città d'Italia: Torino, Milano, Bologna, Treviso, Roma, Venezia, Modena, Pisa, Genova..

Inoltre realizza aerografie su qualsiasi superficie e loghi e grafiche di ogni genere, in questo blog ecco alcune creazioni..

DOMINA 02


Autore Federica Nalin

Titolo Domina 02

Tecnica Olio, acrilico su tela, cornici argentate

Anno
2011

Dimensioni
3 tele 150x70cm cad.

Come si può vedere, non negando minimamente la natura “femminile” in questo trittico essa viene rappresentata però “maschilmente” asservita a un superiore progetto dispotico.









Un ossimoro, quello della donna “virile”, che mette insieme due nozioni polarmente opposte e rappresenta perciò uno dei luoghi più interessanti della riflessione sulla diversità di genere, dove la constatazione delle differenze si fa interrogativo e problema.


Il contrasto con il primo trittico (Domina), dove trionfa la femminilità, qui viene invece stravolto: delle figure dalle pose femminili e sensuali denotano un carattere quasi inquietante, qualcosa “stona”..dalle donne dai fluttuanti capelli nel precedente trittico, qui posano nude e rasate, quasi come delle statue, dominando lo spazio, avvolte da un colore rosso che le riporta alla vita